PharmaDay 2016 - 10.a edizione - B. Wahdispühl / N. Rizza
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PharmaDay 2016
Il congresso farmaceutico ticinese
"Comunicazione efficace: capire ed ascoltare per curare meglio"
Sabato 11 giugno 2016 - Centro studi bancari Villa Negroni- Vezia
Crediti formazione: Farmacisti: 50 punti FPH (1-1023653-1-2016-P50.00) - Medici: 6.5 crediti Medicina interna e Medicina generale
Brigitte Waldispühl Suter
Farmacista ospedaliera FPH, da gennaio 2016 conduce il Servizio processi clinici informatizzati presso l’Area medica dell’Ente ospedaliero cantonale. Prima della sua attività nell’ambito dell’informatica medica era responsabile per oltre 10 anni del Servizio centrale di farmacia dell’EOC.
Ricopre il ruolo di capo progetto per il progetto progress! Farmacoterapia sicura nei punti di interfaccia svolto presso l’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio.
Nicole Rizza
Farmacista diplomata presso l’ETHZ nel 2014, è farmacista collaboratrice presso l’Ospedale Beata Vergine di Mendrisio, uno dei nove ospedali pilota attivi a livello svizzero nell’attuazione del progetto Progress!. Si occupa della gestione operativa del progetto progress! e più recisamente della verifica sistematica della farmacoterapia all’ammissione del paziente in stretta collaborazione con il team curante.
Il progetto progress! Farmacoterapia sicura nei punti d’interfaccia
La Fondazione Sicurezza dei pazienti Svizzera, d’intesa con l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), ha lanciato il secondo programma pilota progress!. Il progetto si concentra sull’implementazione della verifica sistematica della farmacoterapia all’ammissione negli ospedali acuti allo scopo di prevenire errori legati alla farmacoterapia provocati da una comunicazione e un’informazione insufficienti nei punti di interfaccia delle cure.
La verifica sistematica della farmacoterapia richiede un’assunzione comune di responsabilità da parte di tutti gli professionisti sanitari coinvolti nella cura del paziente. La collaborazione interprofessionale tra medici, farmacisti, infermieri, ecc. è parte integrante di un efficace processo che garantisce che ogniqualvolta un paziente cambia contesto di cura vengano trasmesse informazioni precise e affidabili sulla sua farmacoterapia.
Anche i pazienti possono fornire un importante contributo alla prevenzione di errori, essendo gli unici partecipanti costanti del loro “viaggio” attraverso il sistema sanitario. Di conseguenza, quando la situazione lo consente, vanno coinvolti attivamente nella verifica della propria farmacoterapia assunta a domicilio. È quindi essenziale rafforzarne la posizione, considerare le loro conoscenze e discutere le questioni poco chiare.
In collaborazione con: